ASD LENZA PRAENESTE
PALESTRINA

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BOLOGNESE

 

Le tecniche di pesca con "bolognese" possono essere le più varie, a seconda dello spot in cui ci rechiamo a pescare. Non bisogna dimenticare,però, che questa tecnica si avvicina molto alla tecnica con canna fissa, dove si andrà in questo caso ad insidiare pesci di taglia. La differenza sostanziale fra la fissa e la bolognese è la possibilità di guadinare pesci più consistenti con fili esigui, grazie all'aiuto del mulinello. Per bolognese si intende una canna telescopica, di misura comprese fra 4Mt e 8Mt, con anelli distribuiti lungo tutto il corpo dell'attrezzo. la nostra scelta potrà ricadere sugli attrezzi più svariati: dalle economiche e robuste bolognesi in fibra di vetro che ci consentiranno di effettuare il giusto periodo di apprendistato, alle raffinate canne in fibra di carbonio ad alto modulo e con diverso tipo d' intreccio.

 

 

 

Con i mulinelli vale lo stesso discorso fatto per l' attrezzo poc'anzi descritto: molto dipende dal nostro budget. Ci sono attrezzi di tutte le specie: dai modelli ultima generazione in alluminio/acciaio/nichel ai modelli meno di punta. All' inizio un "giocattolino" andrà bene, dopo però se ne avvertiranno tutti i limiti: dalla forma della bobina al rapporto di recupero, dai finimenti in plastica al gioco all' indietro. Anche i monofili imbobbinati sui mulinelli avranno un ruolo importante,in quanto più saranno di ottima qualità, e più potremo optare per diametri piccoli che eviteranno così la possibilità che il pesce si accorga di esso. Di conseguenza caricheremo nelle nostre bobine fili dallo 0.14 allo 0.18, e dei terminali dallo 0.8 allo 0.10 mm.

 

 

 

In ultimo, anche la scelta di un galleggiante, risulterà decisiva nella nostra azione di pesca. Dovremo prendere in considerazione alcuni aspetti come la possibilità di incontrare del vento che ci porterà quindi ad optare per galleggianti con asta piccola in modo da evitare che il vento possa spostare la lenza dal nostro punto di pastura. Di conseguenza la forma a "pera" o "goccia", andranno più che bene per la nostra battuta di pesca. Un altro fattore da tenere in considerazione, è la conoscenza delle prede che andremo ad insidiare e della loro grandezza, infatti se abbiamo l'intensione di insidiare cavedani che si aggirano intorno ai 500gr, dovremo optare per galleggianti molto leggeri per evitare che il peso eccessivo del galleggiante e di conseguenza la sua resistenza all'affondata, provochino nel pesce la percezione di un'esca non naturale e quindi la possibilità che lasci l'esca prima della nostra ferrata. In ultimo è scontato l'utilizzo di ami contenuti, cioè dal 18 in poi, per pesci più piccoli, e l'utilizzo di microgirelle per evitare che nel momento del lancio, la lenza si ingarbugli.